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E' vero che il latte ed i latticini contengono inquinanti, come residui di medicinali veterinari e batteri come Salmonella e Listeria?

Questa è una domanda complessa in quanto tratta sia degli inquinanti chimici che microbici.

Gli inquinanti chimici possono infatti essere presenti nel latte e nei latticini, proprio come in qualsiasi altro prodotto. Nel caso del latte, questi inquinanti sono trasportati dai bovini che ingeriscono gli inquinanti dall'ambiente attraverso l'erba. Gli inquinanti sono in gran parte eliminati attraverso le urine e le feci, parzialmente inattivate e distrutte dal fegato ed in parte potrebbero essere eliminati attraverso il latte. E' impossibile elencare questi inquinanti in quanto vi afferiscono diversi fattori e composti. Inoltre, molti di questi composti sono presenti nella frazione lipidica del latte, quindi la percentuale grassa del latte gioca un ruolo importante. La contaminazione del latte e la diversitá dei possibili inquinante sono, certamente, non limitate al latte vaccino ma possono essere trovate anche nel latte di tutti i mammiferi; essere umani e pecore o capre comprese. Per esempio, il latte di foca contiene molto PCB che si accumulano nella frazione grassa del latte; siccome il latte di foca contiene molto grasso, vi è un alto livello di PCB ed inquinanti simili in esso. Il latte umano spesso contiene residui di medicinali presi dalla mamma durante o dopo la gravidanza. Quindi, i medicinali veterinari sono quelli di molti gruppi di inquinanti chimici che potrebbero essere presente nel latte. Gli inquinanti chimici non sono solo di origine umana, ma tossine naturali (da piante o funghi) potrebbero anche essere presenti nel latte.

L'altro gruppo di possibili inquinanti negli alimenti, il latte incluso, consistono di sostanze di origine microbica . Il latte è sterile affinché è nel corpo. Esso viene immediatamente contaminato dai batteri della pelle e dell'ambiente (i bambini formano la loro flora intestinale anche attraverso la contaminazione nel canale uterino e dalla pelle materna). Quali microrganismi potrebbero essere presenti quindi, dipende dall'ambiente. Considerato che i microrganismi crescono piú velocemente ad alte temperature, il latte viene mantenuto il piú a lungo possibile a temperatura del frigorifero. Nell'industria lattiera, il latte viene normalmente pastorizzato. Questo processo consiste nel riscaldamento ad 80 gradi centigradi per un tempo limitato. Praticamente, tutte le cellule vegetali saranno uccise, ad eccezione per le spore. Siccome il latte non è completamente sterile, le spore batteriche residue potrebbero iniziare a germinare e moltiplicarsi di nuovo. Quindi, il latte dovrebbe essere mantenuto al fresco per tutto il tempo fino al momento del consumo. Parte del latte viene anche sterilizzato, cioè riscaldato a temperature superiori di 100 gradi centigradi. Durante questo trattamento tutti i batteri viventi e le spore sono uccise. Il latte sterilizzato quindi ha una vita di conservazione abbastanza lunga e non richiede la refrigerazione finché viene aperto. Dopo che la scatola viene aperta verrá ricontaminato dai microrganismi dell'ambiente e quindi deve essere mantenuto in frigo. Tutto il latte fresco della UE è sia pastorizzato che sterilizzato e quindi i consumatori non rischiano di essere malati a causa della Salmonella o Listeria. Dato che quasi tutti i latticini sono ottenuti dal latte pastorizzato, non vi sono dei rischi. Soltanto il latte crudo e qualche formaggio ottenuto da esso puó essere considerato un rischio per questi batteri.

 



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