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Vibrio cholerae

Caratteristiche generali

Vi sono due varietà di V. cholerae potenzialmente patogeni per gli esseri umani. Il principale tipo responsabile del colera è la V. cholerae O1 , gli altri tipi sono conosciuti come non-O1 .

Il V. cholerae è responsabile del colera asiatico o epidemico. Le diffusioni sono abbastanza rare in Europa e nel Nord America, mentre si verificano principalmente nelle regioni tropicali e subtropicali. Il colera è sempre causato dall'acqua contaminata o dai pesci (molluschi e crostacei) nati in acque inquinate.

Il V. cholerae non-O1 infetta solo gli umani ed altri primati. E' simile al V. cholerae O1 , ma causa una malattia meno grave del colera. Sia le varietà dell'organismo patogene che quelle non patogene vivono normalmente negli ambienti marini e di estuario. In passato, questi organismi sono stati riferiti a vibrio non-colera (VNC) e vibrio non-agglutinabili (VNA).

Sintomi della malattia

Il colera è l'infezione causata da V. cholerae .

I sintomi del colera asiatico potrebbero variare da una forma leggera di diarrea acquosa ad una acuta caratterizzata da feci tipo ‘acqua di riso'. Generalmente, l'inizio della malattia è rapida e presenta un periodo di incubazione dalle 6 ore ai 5 giorni. Crampi addominali, nausea, vomito, disidratazione e shock sono i sintomi più comuni. A questi può sopraggiungere la morte se si verifica un'abbondante perdita di fluidi ed elettroliti. La malattia è causata dall'ingestione di batteri vitali che si attaccano al piccolo intestino e producono tossine da colera. La produzione di tossine da colera da parte dei batteri causa la diarrea acquosa.

Dosi infettive – studi sull'alimentazione di individui volontari ed in buon stato di salute hanno dimostrato che, approssimativamente, un milione di organismi devono essere ingeriti per provocare la malattia. Il consumo di una quantità di antiacidi nettamente inferiore della dose infettiva.

I sintomi da V. cholerae non-O1 sono diarrea, crampi addominali, sintomi associati a stati febbrili, vomito e nausea che si verificano approssimativamente nel 25% di individui infettati. Approssimativamente il 25% di individui infettati presentano macchie di sangue e muchi nelle feci. In alcuni casi, la diarrea potrebbe essere abbastanza grave con una durata di 6-7 giorni. Generalmente, la diarrea compare nel corso delle 48 ore dopo l'ingestione dell'organismo. Non si conosce come l'organismo causa la malattia, anche se si hanno sospetti su una enterotossina e su un meccanismo invasivo. La malattia è causata quando l'organismo si attacca all'intestino piccolo di individui infetti e, forse, successivamente invade.

Dose infettiva – si sospetta che un elevato numero (oltre un milione) di organismi devono essere ingeriti per causare la malattia.

Diagnosi

L'infezione di colera può essere confermato solo da un isolamento dell'organismo causale dalle feci dell'individuo infetto.

La diagnosi di infezione da V. cholerae non O1 è fatta mettendo a coltura gli organismi presenti nelle feci di un individuo diarroico o nel sangue di pazienti affetti da setticemia.

Alimenti associati

Il colera è generalmente una malattia che si diffonde quando i servizi igienici sono scarsi, da cui risulta un apporto di acqua contaminata.

Questo è chiaramente il principale meccanismo con cui il colera si diffonde nelle comunità povere del sud America.

I buoni servizi sanitari in Europa ed in USA sono responsabili per la prossima estirpazione del colera epidemico. Casi sporadici si verificano quando molluschi e crostacei pescati dalle acque costiere inquinate da feci vengono consumati crudi. Il colera potrebbe anche essere trasmesso da molluschi e crostacei pescati da acque non inquinate considerato che V. cholerae O1 fa parte della microbiota autoctona di queste acque.

Molluschi e crostacei pescati in acque costiere contengono, frequentemente, serogruppi non-O1 di V. cholerae .

Consumi di molluschi e crostacei crudi, o non accuratamente cotti, o ricontaminati, potrebbero causare infezioni.

Prevenzione

Scarse condizioni igieniche, acque inquinate e non appropriate manipolazione degli alimenti rappresentano le principali cause. Un appropriato riscaldamento dell'acqua (ebollizione) e buoni servizi igienici prevengono le infezioni di V. cholerae per lungo tempo.

Tutti gli individui che consumano molluschi e crostacei crudi sono suscettibili a problemi di diarrea causata da questi organismi.

Fonti:

Il libro sui batteri patogeni e sulle tossine comuni: http://www.cfsan.fda.gov/~mow/intro.html

 

 


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